I pericoli di un dimagrimento troppo repentino

Una perdita di peso eccessiva e troppo repentina può comportare dei rischi che vengono spesso sottovalutati. Specialmente nelle diete molto restrittive dal punto di vista calorico e carenti dal punto di vista nutrizionale, il dimagrimento può portare a una riduzione della componente muscolare della massa magra. Così, il risultato è quello di un deperimento con conseguenze estetiche negative come viso sciupato e “svuotato”, smagliature, perdita di tessuto connettivo e conseguente aspetto flaccido della pelle.

Qual è una perdita di peso ottimale a livello mensile?

Il dimagrimento in tempi rapidi causa un notevole stress al nostro organismo, sia per un discorso prettamente calorico che, come accennato precedentemente, per una questione di scadente qualità nutrizionale. Ciò comporta spesso e volentieri una perdita di tessuto connettivo e di muscolo oltre che di acqua senza che il grasso in eccesso venga eliminato. Una perdita di peso ottimale è di 3 chili al mese, e comunque non superiore ai 4 chili almeno per le persone in sovrappeso e con obesità di primo grado; nei grandi obesi la perdita iniziale può essere anche maggiore in quanto c’è una maggiore e sproporzionata quantità di liquidi in eccesso che vengono inevitabilmente eliminati. La migliore dieta è quella che consente di ridurre unicamente il grasso corporeo.

Differenza tra dimagrire e perdere peso

Quando si parla di dimagrire si fa riferimento alla riduzione della quantità di grasso corporeo sia di quello viscerale che di quello sottocutaneo non essenziale. Non è detto, però, che la riduzione di peso corrisponda al dimagrimento, infatti, nei dimagrimenti qualitativamente scadenti si registra una riduzione maggiore di muscolo e connettivo rispetto al grasso. Può capitare per esempio che a fronte di una perdita di peso di 5 kg siamo riusciti ad avere un dimagrimento, quindi perdita di grasso, di solo 1 kg; inoltre, per fare un altro esempio e anche per sfatare molti luoghi comuni, l’ipotetico dimagrimento che si registra dopo una sauna o dopo una giornata di digiuno non è altro che riduzione di peso dovuta solo ad una perdita eccessiva di liquidi.

Perché perdere peso velocemente fa male

Perdere peso velocemente e male non apporta sicuramente benefici da un punto di vista fisico e può avere ripercussioni negative in termini di benessere psicologico. Fisicamente oltre a un problema estetico possiamo avere delle conseguenze metaboliche e organiche piuttosto serie, invece psicologicamente, ripetuti dimagrimenti eccessivi portano ad un inevitabile effetto yo-yo che spesso e volentieri conduce a sentimenti di frustrazione e senso di colpa. Più raramente e per fortuna, queste restrizioni alimentari sfociano in disturbi del comportamento alimentare sotto forma di bulimia e anoressia.

L’importanza di farsi seguire da un professionista

Risultano evidenti, dunque, i motivi per i quali è molto importante farsi seguire da un professionista della nutrizione che tramite un piano alimentare adeguato possa garantire un corretto dimagrimento. È indispensabile, in particolare, ricorrere a una dieta personalizzata, quindi studiata su misura, che garantisca il corretto fabbisogno di carboidrati, proteine, grassi, oltre che di micronutrienti. La strategia alimentare ideata dal professionista deve essere sicuramente ipocalorica, capace di preservare la massa muscolare, e il corretto approvvigionamento di macro e micronutrienti deve essere definito ed eventualmente ricalcolato o rivalutato durante il percorso dietetico.

Criticità estetiche

Anche se perdere peso è spesso la soluzione ideale per ottenere un miglioramento estetico, farlo in maniera drastica porta inevitabilmente, come detto a inizio articolo, a trovarsi con il viso “svuotato”. Questo si concretizza in guance flaccide e scavate che conferiscono un aspetto sciupato e invecchiato. Il modo per far fronte a questa eventualità è il lifting facciale, ma non è un intervento da poco e soprattutto prevede tempi di recupero importanti e non sempre affrontabili.

 

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